A seguito della pubblicazione del nostro breve articolo in cui si relazionava circa il test di una scia chimica con una termocamera Flir serie E8, immediatamente si è avuta la risposta sulle pagine di meteoweb, attraverso le parole dei telecomandati di turno, Angelo Ruggieri e Simone Angioni. Il testo dal titolo reboante e derisorio mostra tutta la pochezza e la superficialità, nonché il disprezzo che questi signori hanno per il pubblico che ancora li legge e per la verità. Lo scartafaccio, infatti, presuppone che il fruitore non verifichi le affermazioni tautologiche dell'"esperto". Così troviamo che le indicazioni fornite sulle caratteristiche dell'apparecchio Flir E8 sono completamente sballate, non rispondenti al vero e volte quindi ad insinuare che l'esperimento condotto dall'amico ed attivista "Ferro809" sia non solo insignificante, ma anche irto di errori.
Ora, in primo luogo, bisogna precisare che la termocamera Flir E8 fornisce la possibilità di autoconfigurarsi in tempo reale (e dal video è evidenziato dalla scritta "calibrating" che appare quando si cambia bersaglio).
Analizziamo, però, nel dettaglio le affermazioni del chimico dal volto umano, in forza al C.I.C.A.P., Simone Angioni. Egli scrive:
"La termocamera utilizzata è una Flir E8 che ha un intervallo di utilizzo tra i -20°C e i 250°C questo significa che è assolutamente inadatta a misurare le temperature delle nuvole che, soprattutto alla quota di formazione delle scie di condensazione, è spesso inferiore ai -40°C".
Qui il Nostro tende a barare, come al solito. Infatti egli afferma che lo strumento usato per l'esperimento non è adatto a misurare temperature al di sotto dei -20° Celsius, ma il problema non si pone, dato che la scia presa come bersaglio per la misurazione della sua temperatura mostra addirittura un range termico compreso tra i +3 ed i -7° centigradi, palesando non essere formata da cristalli di ghiaccio. Se così non fosse stato, l'indicatore avrebbe segnalato un "out of range", comunque ben di là dall'essere essere toccato.
Angioni prosegue:
"Leggendo il manuale non si trova alcuna traccia di una portata massima dello strumento. In effetti come si può definire la portata massima di una telecamera? I limiti di un’immagine variano dal tipo di strumento, dal dettaglio che vogliamo riuscire a visualizzare e dalle condizioni ambientali (giorno, notte, nebbia). In effetti vari parametri possono influenzare la risposta di una termocamera che va adeguatamente tarata prima dell’utilizzo inserendo prima di tutto il valore di emissività".
Qui il chimico contraddice il messaggio email che gli "scienziati" di "Meteoweb" asseriscono di aver ricevuto con i chiarimenti dalla ditta distributrice, ma di questo aspetto discuteremo più avanti.
In effetti il manuale non definisce i limiti del sensore infrarosso, ma sappiamo che il Flir E8 dispone di un puntatore laser che, per le sue caratteristiche intrinseche, non supera i 4 km di portata. Di conseguenza questo parametro ci è sufficiente per postulare un limite di portata massima, per lo meno per quanto attiene alla possibilità di collimare un bersaglio ad elevate distanze.
Leggiamo ancora che cosa dichiara Angioni:
"Nel video tale parametro è settato a 0,8, tuttavia, nel manuale dello strumento è riportato che quando si inquadra il cielo l’emissività deve essere settata a 1".
Anche qui si afferma quanto in realtà non è corrispondente al vero. Infatti i valori di emissività del Flir E8 sono compresi tra 0,8 e 0,95. In alternativa, se si opta per l'emissività impostata "in automatico", questa viene selezionata come è necessario durante la calibrazione in tempo reale. Idem per quanto concerne l'umidità relativa. Quest'ultima è stata settata su un valore medio, secondo i consigli del manuale. Ma non solo! Dove sarebbe scritto "Nel manuale dello strumento è riportato che quando si inquadra il cielo l’emissività deve essere settata a 1"? Non leggiamo nulla del genere sul manuale ed anzi il cielo non è nemmeno menzionato! Quindi Simone mente!
Infine arriviamo al messaggio di posta elettronica che, in tutta evidenza, è un falso. Perché? Per tre motivi fondamentali. a) Perché la ditta è in ferie, come riportato in questa email. b) Perché la firma in calce non corrisponde a quella che abbiamo ricevuto noi. c) Perché la firma oscurata risulta essere posticcia!
In ultima analisi è impossibile che un tecnico risponda, a differenza di quanto mostrato nella missiva spuria, che "sopra i 3 metri il Flir E8 non può eseguire misurazioni", poiché il tecnico interpellato avrebbe dovuto sapere che lo strumento, nei settaggi, permette di impostare il focus emissivo per distanze superiori ai 3 metri, come mostrato nell'immagine qui sotto. Poi qualcuno osa accusare i ricercatori veri di essere dei falsari! Da che pulpito!
Insomma, consigliamo agli esperti di "Meteoweb di continuare" a dedicarsi alla pubblicazione delle veline dei militari, mentre esortiamo il chimico Dottor Simone Angioni a concentrarsi sugli Aracnidi migratori che sono la sua specialità. Chissà che qualche giorno non lo vediamo invischiato finalmente in una gigantesca tela, come succulento pranzo per un ragno volante gigante! Buon appetito, spider!
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Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.
NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.