giovedì 8 ottobre 2015

I batteri possono essere responsabili delle grandinate e delle nevicate (articolo di Alessandro Greco)

Rilanciamo un articolo del 2011 a firma di Alessandro Greco. Il testo, che collega i batteri alle idrometeore (neve, grandine, pioggia), risulta quanto mai attuale, visti i recenti e disastrosi nubifragi provocati spesso da armi chimiche, elettromagnetiche e biologiche. L'articolo collega le precipitazioni ai batteri, in particolare Pseudomonas syringae. Gli scienziati - scrive Greco - hanno scoperto i batteri nella pioggia e nella grandine in questi ultimi anni, ma sappiamo che questi patogeni sono diffusi, durante le operazioni chimico-biologiche, al fine di provocare precipitazioni, in luogo dello ioduro d'argento. Ecco perché la flora è danneggiata, è per questo che strane malattie uccidono le persone: le piogge, quando cadono, sono spesso distruttive ed artificiali. L'autore fornisce delle informazioni che ci permettono di intuire da dove venga l'aggressivo Escherichia coli, il cui focolaio si è diffuso recentemente in Germania...

I batteri che vivono in atmosfera possono essere la scintilla necessaria per grandinate e piogge e nevicate. Nel giugno del 2010, una grandinata con chicchi di più di cinque centimetri di diametro, nello stato del Montana, Stati Uniti, portò ad a una scoperta singolare: i batteri possono essere responsabili della formazione di pioggia, neve e grandine.

"Ero nel campus della University (Stato del Montana a Bozeman, negli Stati Uniti), quando questi enormi chicchi hanno cominciato a cadere, rompendo le finestre. Li abbiamo raccolti ed analizzato ciò che era nel loro nucleo ed abbiamo trovato una grande quantità di batteri", ha spiegato Alexander Michaud, durante una teleconferenza per presentare la sua ricerca, in occasione della centesima ed undicesima Assemblea generale della Società statunitense di Microbiologia, tenutasi a New Orleans, Stati Uniti.

I cubetti di ghiaccio sono stati divisi in quattro strati, sono stati sciolti e la loro composizione è stata analizzata separatamente. Più Michaud ed i suoi colleghi si sono avvicinati al 'cuore' della grandine, più sono stati trovati microorganismi. "Erano vivi, anche se non è necessario che questo avvenga in modo da formare la grandine", ha spiegato Brent Christner, Louisiana State University, che ha anche partecipato ai lavori del simposio.

La loro presenza nella regione atmosferica da cui si forma la grandine è un indicatore che i batteri possono essere responsabili della sua formazione. "Quello che possiamo affermare è che i batteri hanno un ruolo nella creazione della grandine. Ora, quanto ciò sia importante su scala globale non è ancora noto", ha dichiarato Christner.

Normalmente, i pollini ed i granelli di polvere sono considerati capaci di agglutinare le gocce d'acqua presenti nelle nuvole fino a quando non sono abbastanza grandi da trasformarsi in pioggia, neve o nevischio. Perché questo accada, però, l'acqua deve essere ad una temperatura molto inferiore a quella esistente di solito tra le nuvole.

In altre parole: in teoria, i granelli di polvere non dovrebbero essere responsabili della creazione dei nuclei che danno origine a pioggia, ghiaccio e grandine. La chiave può trovarsi nei batteri: "Sappiamo che solo l'1% dei microbi è in grado di creare questi nuclei. Dobbiamo ancora scoprire circa il restante 99%", ha spiegato Christner.

La nuova ricerca mostra che una grande varietà di batteri e funghi ed alghe, come le diatomee, si trovano tra le nuvole e possono essere usate come innescante delle precipitazioni, nell'ambito di un settore in crescita, definito delle biopreciptazioni.

L'agente patogeno delle piante, Pseudomonas syringae, è stato studiato e svolge un ruolo importante nella formazione di neve in tutto il mondo, tra cui l'Antartide, dove ci sono poche piante. Adatto a creare ghiaccio a temperature al di sopra del punto di congelamento normale dell'acqua, il batterio è dotato di una speciale sostanza che lega le molecole d'acqua in una disposizione ordinata e, in questo modo, è più facile che si formino cristalli di ghiaccio.


Fonte: Tankerenemy.com




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Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

lunedì 5 ottobre 2015

Nubifragio sulla Costa Azzurra: 17 morti e vari dispersi. Ancora vittime da guerra climatica



Come previsto e com'era facilmente prevedibile, siamo di nuovo di fronte ad un evento artificiale, indotto, scientificamente voluto e provocato e la cartina animata del centro Meteo60.fr lo dimostra. Si noti come la genesi del violento fenomeno piovoso che si è abbattuto sulla Costa Azzurra nella tarda serata del 3 ottobre 2015 (195 mm di pioggia in pochi minuti) non consiste in una classica cella temporalesca "a fungo", ma in una famigerata V-Shapep che, come spiegato qui, non ha origine naturale. In sintesi, vediamo che cosa si verifica puntualmente ogni qualvolta si registra un episodio del genere...

Da Ovest si affaccia una perturbazione atlantica. Gli aerei (civili in gran parte) con i loro prodotti igroscopici (vedi scie chimiche) ne ritardano gli effetti per alcuni giorni, tanto che i servizi meteo, di volta in volta, prevedono precipitazioni per il giorno successivo. Precipitazioni che puntualmente non cadono, così il servizio di previsione rinvia di un altro giorno e di un altro ancora. Quindi l'energia si accumula, sino a quando il fronte non può più essere fermato, ma viene in modo volontario concentrato su una ristretta aerea ed in tempi limitati: quanto ne consegue è una violenta tempesta su una regione circoscritta.

Intanto qualcuno qualcuno ride... e ci spiega: "Nubifragio sulla Costa Azzurra: ecco perché la perturbazione si è fermata a Nizza e non ha colpito la nostra provincia - L'improvviso rinforzo dell'alta pressione ad Est (leggi: "La barriera igroscopica creata ad hoc dal sorvolo a bassa quota di decine di aerei - di alta pressione non v'era nemmeno l'ombra) ha 'bloccato' la perturbazione tra Cannes e Nizza per un paio d'ore".

Non esiste limite alla dissimulazione ed alla propaganda.


Ringraziamo l'amico Marco per la fattiva collaborazione nella stesura di questo articolo.


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Le nubi che non ci sono più

La guerra climatica in pillole

Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

venerdì 25 settembre 2015

Meteoballe. Le bugie hanno le gambe corte!


Sono ormai anni che la disinformazione istituzionalizzata, meteorologi in primis, continua a spacciare le "scie chimiche" per innocue (si fa per dire) "scie di condensazione". Qual è l'assunto alla base di questa menzogna? E' presto detto. Il mago di turno afferma che una "contrail" si forma, ad alta quota, grazie all'acqua prodotta dai turbofan nel processo di combustione, sempre che vi sia sufficiente umidità relativa in atmosfera. Se sfogliamo, ad esempio, il testo cartaceo di Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida "Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici", leggiamo:

"L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente".

Trascuriamo pure il fatto che le scie di condensazione non possono persistere né allargarsi sino a coprire centinaia di Km quadrati in poche decine di minuti. Ovviamente questa è una balla colossale, è il mantra dei negazionisti, ma si sa che i meteorologi allineati devono giocoforza mantenere il posto (o far carriera...). Soffermiamoci invece sul dato UR (Umidità relativa), perché è qui che, come si suol dire, "le bugie hanno le gambe corte". Infatti osserviamo i due schemi riportati dalle radiosonde di Cuneo Levadigi lanciate il 22 ed il 23 settembre 2015 [LINK 1] [LINK 2]. Salta subito all'occhio una discrepanza enorme tra i dati di UR del 22 rispetto a quelli del 23. Ad esempio, alle altitudini comprese tra i 7.410 ed i 9.430 metri abbiamo valori di UR compresi tra un minimo del 15% ed un massimo del 30%. Ricordate cosa scrivono gli "esperti" Giuffrida e Sansosti? Rileggiamo: "Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%".

Ora osserviamo i dati della radiosonda del 23 settembre 2015. Alle quote tra i 7.364 ed i 9.330 metri abbiamo valori di UR che oscillano tra un minimo del 44% ed un massimo del 95%.

Non solo! Le temperature alle quote indicate per il 22 settembre sono ben al di sopra dei -40° centigradi dichiarati necessari da Giuffrida e Sansosti affinché si crei una contrail. Allora?

Ora il punto è che il giorno 22 settembre tutta l'area Nord Occidentale d'Italia era coperta da una miriade di scie persistenti che, allargandosi, hanno oscurato il cielo già nelle prime ore della mattina (Era in arrivo una perturbazione e questa andava bloccata). Il giorno 23 settembre, invece, non si è vista nemmeno una scia, nemmeno evanescente, per buona parte della giornata ed il cielo era completamente terso sulla Liguria, mentre sul Piemonte c'erano i cosiddetti cumuli da bel tempo.

Quindi... riepiloghiamo.

- 22 settembre 2015. Valori di UR prossimi allo zero. Temperature superiori ai -40° Celsius. Risultato: scie lunghe centinaia di chilometri, persistenti e durature. Cielo oscurato da una fitta coltre artificiale spacciata per vapore acqueo.

- 23 settembre 2015. Valori di UR elevati, ben al di sopra del 60%. Temperature prossime ai -40° Celsius. Risultato: nemmeno una scia che fosse una. Cielo terso e/o cumuli.

Come spiegano questa contraddizione i nostri geni della meteorologia? No... non ci sperate. Costoro non sono in grado di confutare questa come altre osservazioni e si limiteranno ad ignorarci, salvo far partire qualche querela con conseguente immediato e strumentale rinvio a giudizio nei confronti di chi scrive, nella speranza di farci tacere una buona volta. Troppo facile!




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mercoledì 5 agosto 2015

Il meteorologo che non sapeva mentire



Meteoweb.eu pubblica un altro... articolo a firma del meteorologo abruzzese, già "parte offesa" in un processo a carico di chi scrive, orchestrato all'uopo dal suo amico Federico De Massis, in collaborazione con la Procura di Lanciano. L'ironia del Nostro è quanto meno fuori luogo. Angelo Ruggieri, per l'ennesima volta, tenta di smontare la validità delle nostre più recenti acquisizioni, utili a dimostrare che quelle scie, spacciate per "contrails", non sono vapor d'acqua ad alta quota, ma ben altro! Angelo Ruggieri dimentica la falsa mail confezionata [ LINK ] per tentare di confutare le rilevazioni [ LINK ] di Tanker enemy con il Flir 8, nell'agosto dell'anno passato. Dimentica anche che è proprio la N.A.S.A. a descrivere i test sulla temperatura con sensore ad infrarosso. Vedi qui.



Leggiamo...

"Supplies Needed: Non-Contact Infrared (IR) Thermometer. This is an electronic thermometer that uses a heat sensor installed inside a plastic housing to measure the temperature of objects from a distance. Infrared thermometers measure the temperature across an area known as the field of view or look angle, an invisible cone between the instrument and the object or substance whose temperature is being measured. A look angle of 1:1 means that 1 meter away the thermometer “sees” a spot 1 meter across. For best results use an infrared thermometer with a look angle of at least 6:1. This means that 1 meter away the thermometer “sees” a spot 1/6 meter across. Many different kinds of IR thermometers are available from industrial suppliers and online dealers. The least expensive at the time this writing are around $45 (less from some discount sites). A key feature to look for is the look angle, which describes the cone viewed by the IRT. A 6:6 look angle means the instrument sees a 6 foot diameter circle when held 6 feet away from an object. The range of the IRT, especially the minimum temperature, is also important for this project. Gun-style infrared thermometers are easier to use, since you can point the thermometer where you like while watching the temperature display. You can find many infrared thermometers by searching online".

Ruggieri trascura quanto si afferma nello studio della N.A.S.A. Infatti nel testo è spiegato che temperature superiori ai 5° C indicano quote inferiori ai 4.000 metri. Per questo motivo, se le misurazioni forniscono (in questo caso) valori attorno ai 9° C (peraltro perfettamente sovrapponibili ai risultati dei test condotti con il costosissimo FLIR 8), significa che quella copertura non è a 10.000 metri, a differenza di quanto afferma in modo mendace il meteorologo di Lanciano, ma ben al di sotto dei 4.000 metri. Per cui NON è CONDENSA! E la prova ci è fornita dalla N.A.S.A!

"The apparent temperature measured by the infrared thermometer is indicated by the circle, which corresponds to the temperature of the air at an elevation of about 4,000 meters. The temperature below 4,000 meters is warmer than the temperature above 4,000 meters. This explains why the infrared thermometer measures an “average” temperature that demonstrates the decline of temperature with elevation".

Non dimentichiamo poi che l'"esperto" chiamato in causa da Ruggieri è il sodale di Federico De Massis (Task Force Butler), presente in c.c. (su sua espressa richiesta) nei messaggi persecutori ed intimidatori dello smilzo di Pescara. Si tratta di Claudio Longagnani alias Longaclimb alias Claudio Termografia. Sarà pure esperto di termografia, ma è, guarda caso, un negazionista che da anni ci perseguita insieme con gli altri della cricca. Angelo Ruggieri dovrebbe scegliere meglio i suoi collaboratori e ricordare che l'ideologia negazionista e la propaganda non sono scienza. Mai.




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domenica 2 agosto 2015

Firenze: ancora un nubifragio da guerra climatica?


1 agosto 2015: un improvviso ed inopinato nubifragio colpisce Firenze. E' stato un fenomeno naturale? Pare di no: un vortice dalla Corsica orientale, dove è situata una base militare francese, si allunga sino al capoluogo toscano. Se anche la formazione è normale, la sua potenza distruttiva dipende dalle incessanti operazioni igroscopiche che, una volta interrotte o affievolite, danno la stura ad energie micidiali, rimaste a lungo compresse. Ecco perché su Firenze si è abbattuto un temporale di incredibile violenza. Sappiamo che non è il primo episodio e non sarà certamente l'ultimo, se non fermeremo la guerra del clima.




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venerdì 26 giugno 2015

L'ombra di Sassari


Recentemente hanno destato interesse alcuni scatti fotografici che immortalano un particolare fenomeno atmosferico occorso nei cieli di Sassari, in Sardegna.

Le "spiegazioni" fornite da una certa informazione "indipendente" e quelle ammannite dai negazionisti sono bislacche: le une, perché evocano, come al solito, H.A.A.R.P.; le altre, poiché, nel vano tentativo di smentire sempre e comunque determinate cause definite "complottiste", si sono rivelate ancora più inverosimili. La verità è, in questo caso, molto semplice: l'origine del particolare effetto ottico, verificatosi in Sardegna, è da imputare alla presenza in atmosfera di fine particolato (aviodisperso) che consente la riflessione della luce, generando quell'ombra che, in alcune circostanze precede o affianca i velivoli (civili e militari) impegnati nelle operazioni clandestine di aerosol.



Si tratta in gran parte di solfuri e metalli pesanti delle dimensioni di un micron, i quali creano una sorta di "superficie riflettente" e sono la prova diretta ed inattaccabile della guerra climatica in corso. Infatti, se il medium atmosferico non fosse pieno di nanoparticolato neurotossico, appositamente diffuso per l'ottimizzzazione dei sistemi radar-satellitari, la luce solare non sarebbe in grado, in talune condizioni, di creare queste inquietanti ed inusitate manifestazioni. Quindi, quando leggiamo titoloni del tipo: "Taglia nubi", "H.A.A.R.P. taglia in due le nubi" etc., chiediamoci se siamo al cospetto di idiozia o, magari, di sottile malafede. E' anche così che si scredita l'informazione libera, quella in totale contrasto con la propaganda peculiare dei media di regime.

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lunedì 6 aprile 2015

Cumuli da bel tempo il giorno di Pasqua: militari in vacanza?



5 aprile 2015, Pasqua. E' successo: non si sono visti aerei ed il cielo ha ripreso il suo aspetto naturale, mostrando cumuli dai contorni netti su uno sfondo azzurro intenso. L'aria è respirabile e l'umidità a 1.500 metri è del 100%. Tutto l'opposto rispetto al giorno 1 aprile quando scie chimiche di tipo persistente coprivano tutto l'orizzonte, in un cielo bianchiccio e privo di nuvolosità naturale, mentre l'umidità a 1.500 metri era del 22% e del 5% ad 8.000 metri. Le leggi della fisica sono in netto contrasto con gli eventi registrati, ma questo è un argomento già trattato in innumerevoli occasioni. E' il caso, però, di evidenziare due aspetti.

a) In un giorno di festa come la Pasqua nessun aereo civile ha volato su Sanremo? Improbabile. Piuttosto essi avranno seguito rotte e quote standard, tralasciando per un solo giorno i corridoi militari normalmente assegnati per l'inseminazione igroscopica delle nubi basse.

b) Valori di UR (Umidità relativa) elevati, anche se dovrebbero determinare la presenza di scie di condensazione, mostrano, invece (il giorno 5 aprile), la completa assenza del fenomeno tanto sbandierato come "naturale e comune" dalla disinformazione. Al contrario osserviamo cumuli e cumulonembi, il firmamento è azzurro e non si notano tracce di scie di alcun tipo.

Intanto questa notte i velivoli della morte hanno ripreso il loro gioco al massacro e questa mattina il panorama è il medesimo di sempre: niente nubi da bel tempo (cumuli), mentre la volta è di un celeste smorto ed opaco.

Basterebbero solo queste semplici osservazioni per cancellare ipso facto qualsiasi dubbio e per confutare le fandonie colossali propalate da meteorologi venduti e mercenari del negazionismo.




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domenica 22 marzo 2015

Imminente l'uscita del libro "Scie chimiche: la guerra segreta"

Sarà disponibile a partire da maggio 2015 il volume “Scie chimiche: la guerra segreta”, i cui autori sono Rosario ed Antonio Marcianò. Il saggio è stato concepito come l'ampliamento dell'omonimo documentario di cui mantiene l'impianto: vi trovano così adeguato spazio gli argomenti che nella precedente produzione o erano stati esposti per sommi capi o talora trascurati per evidenti ragioni di durata. Si traccia in questo modo un quadro esauriente che travalica i confini della geoingegneria clandestina intesa come insieme di attività di intervento sui fenomeni atmosferici, per esplorare altri àmbiti non meno rilevanti, come lo snaturamento della biosfera, il controllo delle nazioni, i nessi con le politiche gestite da apparati sovranazionali etc.

Cogliamo l'occasione per ringraziare l'editore ed i suoi collaboratori che hanno creduto, sin dal principio, nel progetto nonché tutti i lettori, i cui contributi, segnalazioni, spunti hanno permesso di scrivere un'opera che è veramente agganciata ad esigenze divulgative scevre da ogni condizionamento.

Di seguito la presentazione della quarta di copertina.

"Con taglio oggettivo e per mezzo di una corposa documentazione, dopo aver inquadrato il problema, il libro si sofferma sulle varie sfaccettature della questione:

- il controllo del tempo e del clima
- le connessioni con le strategie militari e gli interessi economici
- le conseguenze sull’ambiente e sulla salute
- il ruolo della disinformazione e della propaganda

È stato privilegiato un approccio scientifico, ma questo non esclude una precisa volontà di denuncia accanto ad uno sprone nei confronti dei lettori a prendere coscienza del fenomeno.

Il testo si basa su ricerche pluridecennali sul tema che hanno condotto a conclusioni ormai inconfutabili.

L’osservazione e l’esperienza, come da metodo consolidato, hanno completato il mosaico".

"Scie chimiche: la guerra segreta" sarà disponibile entro maggio 2015 e può essere già prenotato su Macrolibrarsi.it da questo link.


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sabato 21 marzo 2015

La nebbia che uccide!


Nebbie chimiche di ricaduta, atmosfera tossica, cielo sempre più opaco e bianchiccio, sole irrimediabilmente offuscato sette giorni su sette, alta pressione artificiale, assenza di nuvolosità naturale. Già di primo mattino il cielo è tetro, offuscato, caliginoso.

Appunto! Dove sono le "nubi da bel tempo" in occasione di giornate in cui si verificano condizioni di alta pressione? Semplice: se ne impedisce la formazione, diffondendo in atmosfera elementi chimici igroscopici quali alluminio, bario, manganese. Questi elementi sono contenuti negli additivi per carburanti avio, adoperati dall'aviazione militare e civile.

Che cosa è cambiato? Sono chiaramente cambiate le tecniche di manipolazione climatica: le operazioni con uso diurno di scie persistenti 6 giorni su 7 sono state sostituite da attività notturne preventive, atte ad impedire la formazione di nubi basse che potrebbero svilupparsi e portare a precipitazioni. Si noti che al massimo lasciano cadere una pioggia sporca e mefitica nel fine settimana.

E' palese che il fenomeno delle scie di condensazione come pezza giustificativa per opera dei media di regime e della disinformazione di Stato non è più assolutamente sostenibile, giacché' ormai le metodologie atte ad ottenere un medium atmosferico idoneo per le comunicazioni in banda Ka sono ormai evolute. Oggigiorno le attività di geoingegneria clandestina sono dissimulate con l'impiego di scie evanescenti diurne, spesso poco visibili, in mezzo a tutta quella nebbia artificiale.

Ma guardate il cielo! Che cosa diavolo è quella coltre lattiginosa ed uniforme? E' normale quella densa foschia che occulta il sole per tutto il giorno? Chi ancora non conosce il fenomeno si rende conto che quella mota si respira ed è neurotossica? Accusate tosse secca? bruciore alle mucose? Bruciore agli occhi? Asma? Riniti violente? Non date la colpa ai virus, ma guardate il cielo e fate mente locale... E' normale questo schifo?

Intanto alcuni soggetti negano che sono in atto manipolazioni della biosfera per fini militari. Cui prodest? Per quale motivo pur di scagionare i militari, si accusa Marcianò di disinformare?

Vi fidate ancora dei Sottocorona di turno e delle sue "scie pettinate"? Vi fidate di Samantha, l'astronauta sciacondensara? Vi fidate del meteo gestito dall'Aeronautica militare italiana? E' un vostro problema.



In foto un A.W.A.C.S. disperde a quota cumulo elementi chimici igroscopici. Questa tecnica è citata nel libro "The fundamentals of aircraft combat survibability: analysis and design" ed è definita "cloud base hygroscopic seeding", ovverosia "inseminazione igroscopica dele nubi basse". Questo modus operandi non è da confondere con il "cloud seeding" classico, mirante a stimolare le precipitazioni piovose. Il "cloud base hygroscopic seeding" è volto a distruggere le formazioni nuvolose naturali che disturbano le comunicazioni radar-satellitari. A pagare, in termini di salute, come sempre, sono i cittadini inconsapevoli. Benvenuti nel XXI secolo!


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giovedì 19 febbraio 2015

Il T.A.R. "spegne" il M.U.O.S., ma l'impianto è sempre operativo


Il T.A.R. ha sentenziato che il sistema satellitare M.U.O.S. è dannoso per la salute umana ed ha disposto la sospensione dei lavori attorno alla struttura di banda Ka, ideata per interfacciarsi con 4 satelliti geostazionari (più uno di riserva) ed impiegata nella guerra climatica e non solo. Il radar Doppler della Protezione civile, però, mostra attività elettromagnetica delle antenne M.U.O.S., per cui non sono rispondenti al vero le dichiarazioni dei responsabili che hanno affermato di aver interrotto i lavori. In realtà il M.U.O.S. è attivo già da qualche mese. Si noti come le formazioni nuvolose si disgreghino, lungo la "circonferenza elettromagnetica" dell'installazione statunitense. E' una chiara dimostrazione dell'interazione dei campi elettromagnetici con la nuvolosità naturale. Sono emissioni in grado di controllare l'atmosfera, modellandola nei modi più consoni alle esigenze dei militari.


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domenica 25 gennaio 2015

La Procura di Lanciano come quella di Imperia?

Nel provvedimento del Tribunale di Lanciano (Abruzzo) a firma del P.M. Dottoressa Rosaria Vecchi, il sottoscritto è avvisato di conclusione indagini in merito ad una supposta diffamazione a danno del meteorologo abruzzese Angelo Ruggieri. Su tale circostanza è bene evidenziare come i commenti contestati sono palesemente vergati da altro soggetto che si spaccia per lo scrivente. Non bisogna dimenticare nemmeno che la parte lesa è in rapporti di amicizia con diversi protagonisti di altri procedimenti imbastiti a carico di Rosario Marcianò. Omettiamo qui di elencarli tutti, poiché sono già noti...



E' necessario anche osservare come il famigerato Federico De Massis (residente a Pescara e fratello di Fabio, avvocato del foro di Pescara), alias Task Force Butler, sia perfettamente a conoscenza e nei dettagli di tale ultimo procedimento, così come degli altri sette, nonché di udienze che si sono tenute presso il Tribunale di Imperia. Udienze ex novo (e non quindi rinvii) delle quali né lo scrivente né il suo legale erano stati messi a conoscenza. Tuttavia De Massis Federico... lui ne era informato! Non dimentichiamo che questo soggetto è stato più volte querelato per diffamazione, calunnia, atti persecutori, minacce, sostituzione di persona, ma nessuna Procura si è mai degnata di perseguirlo e quindi di tutelare i querelanti e cioè Antonio e Rosario Marcianò. Esiste una disparità di trattamento che esige siano ristabiliti principi di equità.



Che cosa recita il provedimento del Tribunale di Lanciano? Si afferma che è stata lesa la dignità del querelante Angelo Ruggieri e che il sottoscritto è rinviato a giudizio per il reato di diffamazione. Poi, appena al di sotto del dattiloscritto si osserva un'interpolazione (non rispondente al vero) aggiunta a posteriori da persona che non si è firmata, per cui il documento è passibile di nullità. Di chi è la nota manoscritta? Per quale motivo non riporta a fianco la firma dell'autore della... "correzione" così come prescrive la legge? Per quale motivo il documento del P.M. Dottoressa Rosaria Vecchi reca una glossa non rispondente al vero? Infatti lo scrivente, nei fatti, non è recidivo e mai ha subito condanne definitive per diffamazione! Per quale motivo il Tribunale di Lanciano nella fattispecie non competente per territorialità [1], redige e registra un porovvedimento ufficiale con postille manoscritte non rispondenti al vero? Chi è il suggeritore? Fatemi indovinare... De Massis Federico? Ne siamo certi.

Come ben si comprende, qualcuno intende fermare Marcianò con le scartoffie, ma non ci riusciranno!



[1] Il Tribunale di Lanciano non è competente per territorialità, in quanto la sede dibattimentale va ricercata nel luogo più vicino a dove sarebbe stato commesso il reato. Competenza territoriale: è l'ultima ripartizione, operante dopo l'individuazione della materia, fra i vari distretti geografici. L'art.8 c.p.p. sancisce le regole per la determinazione del giudice territorialmente competente. Innanzitutto, è competente il giudice del luogo ove è stato consumato il reato. Se a causa del reato è morto qualcuno, però, competente è il giudice dell'avvenuta azione od omissione. Nel caso di reato permanente è competente in ogni caso il giudice del luogo in cui ha avuto inizio la consumazione, mentre nel caso di delitto tentato è competente il giudice dell'ultimo atto. L'art.9 soccorre i principi generali dell'8, qualora non sono determinabili i criteri d'individuazione: il giudice competente è innanzitutto quello dell'ultimo luogo noto in cui si è svolta parte dell'azione, e qualora non fosse comunque conoscibile, competente è il giudice della residenza, della dimora oppure del domicilio dell'imputato. Se anche in questo caso fosse impossibile risalire a un criterio, competente è il giudice della sede del PM che per primo ha iscritto la notizia di reato.

[2] - Recidiva - L’articolo 99 c.p. prende in considerazione una delle circostanze legate alla persona del colpevole. La norma prevede la cd. recidiva ovvero il fatto che il reo “dopo essere stato condannato per un delitto non colposo, ne commette un altro […]”.
Per la recidiva, il Codice prevede un aumento della pena in quanto tale circostanza evidenzia un possibile nesso con concetto di capacità a delinquere (art. 133 c.p.).
- Reiterata (art. 99 quarto comma c.p.) quando il nuovo reato è commesso da chi è già recidivo. In questi casi, l’Ordinamento prevede l’applicazione di un aumento della pena fino alla metà, se si tratta di recidiva semplice o fino a due terzi, se si tratta di recidiva aggravata specifica o infraquienquennale e da uno a due terzi, se commesso durante o dopo l’esecuzione della pena o nel tempo in cui il condannato si è sottratto volontariamente alla giustizia.

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Per una maggiore comprensione dei fenomeni legati alla guerra ambientale in corso, abbiamo realizzato l'Atlante dei cieli chimici.

NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.

martedì 6 gennaio 2015

Connessione tra geoingegneria clandestina ed armi scalari


Copertura elettroconduttiva ed igroscopica registrata tra il 2 ed il 3 gennaio 2015 nel Nord Italia. Le attività di geoingegneria clandestina risultano concomitanti e connesse all'uso di dispositivi militari, le cui emissioni, in tutta evidenza coordinate tra loro, sono registrate dal radar Doppler della Protezione civile. E' palese, incrociando i dati meteo con le operazioni illegali di modificazione atmosferica e le anomalie sul radar Doppler, che le condizioni di alta pressione sono create ad hoc. Con queste tecnologie esotiche è possibile mantenere fuori dall'Europa centrale i fronti perturbati che provengono dall'Atlantico. Non è un caso se lo stesso meteorologo Paolo Sottocorona ha evocato, nel meteo del 3 gennaio sulla rete La7, una "situazione di sbarramento'", ottenuta, secondo il negazionista del fenomeno "chemtrails", da un vasto fronte di alta pressione instauratosi con centro sul Nord Italia, quella stessa area interessata, tra il 2 ed il 3 gennaio 2015, da pesanti irrorazioni e da una contemporanea interazione con le cosiddette "onde scalari".

A proposito di "onde scalari" l'ingegnere statunitense Thomas Bearden scrive:

"Dato che i campi ed i potenziali non sono altro che L.W. (W. 1903 e 1904), allora il potenziale di stress dello spazio è un’autostrada per le LW. Significa che LW 'molto buone' (ad esempio, onde pseudo-longitudinali sufficientemente pulite) passeranno attraverso terra e oceano, con scarsa attenuazione ed interazione. Ora siamo pronti a vedere l’ingegnerizzazione meteorologica. Punta la zona di interferenza (I.Z.) dall’altra parte della Terra (spara attraverso terra e oceano) in un’area desiderata dell’atmosfera. Imposta positivamente i tuoi trasmettitori. Produci riscaldamento atmosferico nell’aria nella I.Z., così l’aria si espande ed hai prodotto una zona di 'bassa' pressione. Adesso usa un secondo interferometro impostato negativamente e piazzalo nella IZ distante desiderata. In questa I.Z. raffreddi l’aria: cosi diventa più densa e hai creato una zona di 'alta' pressione".

Approfondimenti: "Onde hertziane ed onde scalari nella guerra climatica"


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