La foto di copertina è stata scattata ieri, 11 maggio 2019, giornata contraddistinta da un'intensa attività di geoingegneria clandestina. La formazione di "velature" artificiali (create dagli aerosol aviodispersi) ha permesso di ritrarre la nostra stella catturandone i particolari, pur senza aver montato alcun tipo di filtro sull'obiettivo della fotocamera. Come si può notare, sono presenti solo due piccole macchie solari, il che è indice della bassissima attività del Sole. Questa condizione è definita "minimo di Maunder" [1]. E' palese che, in una situazione come quella attuale, che ricalca perfettamente quanto avvenne a nel XVII secolo, è fraudolento proporre all'opinione pubblica di frapporre uno schermo di particelle di alluminio e vetro (solar radiation management) per contrastare un inesistente "global warming". Secondo i fautori della geoingegneria, esso sarebbe dovuto ad un'eccessiva attività solare ed al CO2 [2]. In realtà, come è già avvenuto in passato, ci stiamo avviando verso una nuova miniera glaciale, per cui le temperature tenderanno ad abbassarsi. Inoltre la flessione nelle prestazioni nelle comunicazioni ionosferiche, dovuta ad un abbassamento dell'energia elettromagnetica proveniente dal sole, fornisce un'indiretta indicazione per quanto concerne le attività di geoingegneria. In realtà le operazioni di aerosol sono finalizzate al mantenimento di una coltre elettroconduttiva, utile a bilanciare la diminuzione di efficienza dello strato ionosferico.
[1] Il minimo di Maunder è il nome dato al periodo che va circa dal 1645 al 1715 e che fu caratterizzato da una attività solare molto scarsa, ovvero una situazione in cui il numero di macchie solari divenne estremamente basso. È così chiamato dal nome degli astronomi solari britannici Edward Walter Maunder e Annie Russell Maunder che vissero tra Ottocento e Novecento, i quali scoprirono la mancanza di macchie solari in quel periodo studiando le cronache dell'epoca. Per esempio, durante un periodo di 30 anni durante il minimo di Maunder, gli astronomi osservarono solamente circa 50 macchie, invece delle normali 40.000 o 50.000.
[2] Un recente studio ( LINK ), a firma degli scienziati J. Marvin Herndon(*) e Mark Whiteside(**), dal titolo "Further Evidence that Particulate Pollution is the Principal Cause of Global Warming", dimostra, dati alla mano, che il riscaldamento della troposfera non è dovuto al CO2, ma al particolato aviodisperso ad opera di aerei militari e civili.
(*)Transdyne Corporation, 11044 Red Rock Drive, San Diego, CA 92131, USA.
(**)Florida Department of Health in Monroe County, 1100 Simonton Street, Key West, FL 33040, USA.
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NOTA: Le condizioni meteo e le attività di aerosol clandestine sono previste in base alle informazioni indirettamente fornite dal Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare. Dati a loro volta incrociati con le previsioni fornite dai portali meteo che sono debitamente informati delle operazioni di geoingegneria clandestina sul territorio italiano ad opera dei militari.